Il concetto di "always on", di essere sempre connessi, oggi è reale. E questo perché i dispositivi mobili cresceranno quest'anno oltre la soglia del miliardo, rispetto ai 916 milioni conteggiati nel 2011. Il dato arriva da Idc, che stima anche una crescita composita annua di questo comparto del 15,4% per arrivare entro il 2016 a 1,84 miliardi.
Tablet e smartphone, soprattutto questi ultimi, faranno da locomotiva all'esplosione del fenomeno – in modo particolare in ambito consumer ma con importanti ripercussioni anche in chiave aziendale – e per ciò che concerne le tavolette multimediali gli analisti stimano se ne venderanno, fra quattro anni, circa 200 milioni.
Un parametro importante che emerge dalle indicazioni di Idc riguarda inoltre l'attesa affermazione dei prodotti basati su architettura di processore Arm. Relativamente ai device connessi alla Rete, i tradizionali computer a piattaforma Windows motorizzati con chip a tecnologia x86 (Intel e Amd) cattureranno nel 2016 solo il 25% della domanda complessiva rispetto al 35,9% registrato per il 2011 mentre tablet e telefonini intelligenti Android (con a bordo chip Qualcomm, Nvidia e Texas Instruments) sono accreditati di una quota pari al 31,1%, in salita dal 29,4% dell'anno passato. Cresceranno infine anche le quotazioni dei prodotti Apple, iPad e iPhone, a cui Idc attribuisce una possibile fetta di mercato del 17,3% rispetto al 14,6% del 2011.
La possibilità, insomma, che il dominio di Microsoft nell'universo del computing perda ancora colpi è reale, e questo in relazione all'ormai pervasiva diffusione dei dispositivi intelligenti. E c'è una seconda fonte di preoccupazione per gli hardware vendor, legata alla prevista ascesa di Android: a trainare le vendite dei prodotti basati sul sistema operativo di Google saranno soprattutto i modelli "low cost" – il gigante di Mountain View ha fissato il prezzo del suo primo tablet a marchio proprio, il Nexus, in arrivo prima dell'estate, a 150 dollari – e tale tendenza andrà inevitabilmente ad incidere sui margini di profitto di molti produttori.